Vaiolo Delle Scimmie
L’origine della malattia, come ci si contagia e quanto dura il periodo di incubazione.
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L' origine della malattia...
L’allerta per il Vaiolo delle scimmie si sta allargando a macchia d’olio in Europa. Sopo i casi in Inghilterra, Spagna, Portogallo e il primo caso in Italia, arrivano segnalazioni anche dalla Francia e da altri Paesi extra Ue come il Canada. Per questo l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha attivato un sistema di allerta a livello europeo al quale partecipa anche il nostro Istituto superiore di sanità per monitorare attentamente segnalazioni sintomi e diffusione del virus.
Quali sono i sintomi del vaiolo delle scimmie ?
I sintomi del Vaiolo delle scimmie nell’uomo sono rappresentati da febbre, dolori muscolari, cefalea, linfonodi gonfi, stanchezza e manifestazioni cutanee quali vescicole, pustole, piccole croste. Secondo l’Iss, La malattia si risolve spontaneamente in 1-2 settimane con adeguato riposo e senza terapie specifiche; possono venir somministrati degli antivirali quando necessario.
Il vaccino contro il Vaiolo delle Scimmie
Secondo l’Ecdc, il vaccino contro il vaiolo classico è efficace anche contro il Monkeypox quindi chi è vaccinato è molto più protetto. Per la similitudine del virus del vaiolo con il monkeypox, infatti gli antidoti “possono essere efficaci a contrastare anche questa virosi”. “Se nel paese sono disponibili vaccini contro il vaiolo, la vaccinazione dei contatti stretti ad alto rischio” di soggetti infettati dal virus del vaiolo delle scimmie “dovrebbe essere presa in considerazione dopo una valutazione del rapporto rischio-beneficio” spiegano dall’Ecdc. In Italia la vaccinazione anti vaiolo però è stata abolita nel 1981
Non dimentichiamo i dispositivi di protezione!
Si pensa che il virus si trasmetta per via orale durante il contatto diretto o contatto faccia a faccia prolungato. Inoltre, il vaiolo delle scimmie può trasmettersi tramite il contatto diretto con i liquidi organici di una persona infetta o con oggetti contaminati dal virus quali biancheria o abbigliamento.
Come prevenzione, è importante evitare il contatto con persone con febbre e valutare con attenzione, prima di ogni contatto personale stretto o contatto sessuale, la presenza di eventuali manifestazioni cutanee inusuali (quali vescicole o altre lesioni) sulla cute del partner” spiegano dall’Istituto superiore di sanità. Questo comportamento è utile a prevenire non solo il monkeypox ma anche altre infezioni sessualmente trasmesse